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Badoo – parte prima

LUI: Alberto, 24 anni, abita in un paese dell’entroterra sardo. lavora con il padre nell’industria dei trasporti (guida il camion). diplomato in meccanica all’ITIS, è noto tra gli amici per la sua capacità di bere enormi quantità di birra (ichnusa durante la settimana, corona il fine settimana). ultima attività sessuale risalente al 2004, la sua prima volta. da allora cerca la seconda, e per questo si è iscritto a badoo. indossa una polo nera, pantaloni di velluto neri, scarpe di cuoio nere. mossa segreta: la testata.

LEI: Simonetta, 19 anni, provincia sarda. il padre lavora alle poste, la madre in ospedale. diplomata da un anno ma non trova “il lavoro adatto”. è single perchè non trova “l’uomo adatto”. vorrebbe vivere a londra, dove non è mai stata. aria vagamente anoressica e malaticcia. ultima attività sessuale risalente al 2006, un pompino da ubriaca a un ex compagno dopo una cena di classe. si è iscritta a badoo “per conoscere persone nuove”.

LOCATION SCELTA: t**********, località turistica sul mare, molti locali sulla spiaggia, ma in questo periodo non c’è ancora abbastanza gente. ottimo per dare un aspetto social all’uscita, ma senza esagerare. il posto è tranquillo, si può parlare, e c’è anche una pineta dove andare a scopare in macchina (questo l’hanno pensato entrambi).

19.55 – l’incontro. lui più emozionato di lei. sbaglia alcuni movimenti facili, parla troppo velocemente, si mangia le parole, e appena la tocca sente un’onda energetica scendere verso l’inguine: aumenta l’apporto di sangue arterioso ai corpi cavernosi del pene che si inturgidiscono e comprimono le vene riducendo così il deflusso di sangue. scopre con sorpresa che lei dal vivo è diversa da quella macchia sfocata e incomprensibile – coperta in gran parte da enormi occhiali d&g – che usa nel profilo di badoo. ha un aspetto umano, e questo è già qualcosa.

20.05 – hanno già finito le battute da fare appena incontrati e si concentrano sull’aspetto logistico. cosa fare? dove andare? entrambi fingono di improvvisare per dare l’impressione di essere gente abituata a questo tipo di situazioni: in realtà tutti e due hanno calcolato ogni mossa, perfino luoghi, orari e tempi di spostamento. si rendono conto che hanno anticipato troppo l’incontro e non è ancora l’ora socialmente accettata per mangiare. dunque decidono mettere in atto una “passeggiata sul lungomare”.

20.35 – la totale incapacità verbale di lui si scontra con la totale assenza di fatti interessanti nella vita di lei. ne viene fuori una conversazione suicidio, che porta entrambi verso la pizzeria al grido di “anche se è presto, intanto ordiniamo”.

20.37 – la pizzeria è vuota, fatta eccezione per un gruppo di tedeschi. nelle pizzerie di t********** ci sono sempre gruppi di tedeschi. i due scoprono che è ancora presto per mangiare, ma ormai che ci sono ordinano. lei prende una margherita. lui è in dubbio. normalmente prende la pizza con salsiccia pecorino melanzane patate speck carciofi gorgonzola prosciutto patate olive funghi e panna. ma data la situazione preferisce stare leggero, dunque prende una 4 stagioni. da bere: acqua lei, birra lui.

21.15 – conversazione sempre più noiosa, lui è già passato agli aneddoti su sbronze e feste in paese, lei è alla quinta descrizione di una sua ex professoressa. i tedeschi, ubriachi, ridono e accennano una canzone italiana.

21.45 – decidono di pagare e di prendere il caffè da un’altra parte. lei dice “facciamo alla romana”, lui, non capendo cosa vuol dire, decide di fare il cavaliere e paga il conto: 19 euro. escono dalla pizzeria ridendo per il modo di parlare del cameriere, assolutamente normalissimo.

21.47 – sms dagli amici di lui: “CODDAU?” (scopato?). lui aveva avvertito i suoi amici – ragazzoni grandi e grossi dall’aspetto primitivo-animalesco, ma dall’anima pettegola come delle vecchie zie – di evitare sms e chiamate, ma loro non hanno saputo resistere. questo lo innervosisce. in più gli amici, totalmente fuori dal mondo, considerano possibile che addirittura prima delle 22 abbia già consumato. e questo lo innervosisce ancora di più.

22.00 – caffè in un bar sulla spiaggia. lei caffè + acqua minerale, lui caffè + montenegro. entrambi però capiscono che due ore di imbarazzo sono abbastanza, bisogna passare all’alcol – e in fretta. si spostano verso quella che suppongono sia la zona frequentata dai giovani.

22.10 – prevedibilmente scoprono che a quell’ora di giovani manco l’ombra. sul lungomare un numero incalcolabile di famiglie, anziani, passeggini, handicappati. e perfino un gruppo di SUORE.

22.15 – altro bar. decidono di accellerare le cose. lei prende un bacardi breezer, lui un’ichnusa da 66 cl (visto che è il fine settimana avrebbe dovuto prendere la corona, ma vista la situazione di difficoltà decide di andare sul sicuro con la sua fidata ichnusa). nel cervello di entrambi aumenta il rilascio di dopamina.

22.20 – primi contatti fisici, l’alcol fa già effetto. sul piano della conversazione le cose non migliorano, ma ormai ad entrambi non interessa: si è creata una situazione di illusoria sintonia causata dall’alcol, e nessuno dei due vuole interrompere l’incantesimo. a lui è venuta voglia di scopare.

23.15 – la sua voglia di scopare ha invaso praticamente ogni centimetro del suo corpo. ormai quasi non riesce a parlare e mentre lei racconta una noiosissima vacanza in campeggio con le sue cugine lui immagina di portarla nel retro del bar e scoparla da dietro, con violenza, tirandole i capelli ed emettendo grugniti.

00.20 – lui è alla terza birra, ed è la decima volta cha pensa di dire “andiamo a fare due passi” ma non ci riesce. è praticamente impossibile inserirsi nella raffica di parole di lei, che da quando ha assunto alcol è diventata un’altra persona. parla senza fermarsi, chiede a dei vicini di tavolino una sigaretta (non fuma), ci mette 5 minuti per accenderla perchè le cade l’accendino, e tutto questo senza mai smettere di raccontare aneddoti scolastici, storie di campeggio, decine di nomi di presunti amici e amiche, colloqui di lavoro, parentesi su programmi televisivi, mentre lui è ormai concentrato semplicemente sulla respirazione.

00.45 – lui è esausto. approfitta di una breve pausa nel soliloquio di lei per pronunciare parole che lui per primo non capisce. gli viene voglia di dire “eh? cosa?” a se stesso. lei invece annuisce e dice “sì, andiamo”. mentre vanno verso la macchina si accorgono che gran parte dei tanto attesi “giovani” stanno arrivando in questo momento. ma ormai per loro la serata è finita. restano da capire le intenzioni di lei: cioè se vuole fare qualcosa di sessuale oppure no.

00.49 – sono in piedi davanti alla macchina e regna il silenzio, interrotto solo ogni tanto dai sorrisini immotivati di lei. poi finalmente arriva il gran momento “vabbè, allora ci vediamo su messenger, ciao!”. lui sale in macchina e guida per due ore ascoltando radio sintony.

8 risposte su “Badoo – parte prima”

Tristezza a pacchi + neorealismo al tempo dei social network + deja vu = GRAZIE per questo post.

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